TERZO SETTORE Pubblicato Venerdì, 24 Gennaio 2014 02:46 Scritto da ilaria panico Galatina2000
Imprenditori sociali, dite la vostra! “Social Entrepreneurs: Have Your Say” è questa l’esortazione che l’Unione Europea fa a tutti i cittadini comunitari, ed è anche stato il titolo della due giorni di incontri e dibattiti sull’argomento tenutosi a Strasburgo il 16 e il 17 Gennaio scorsi.All’evento hanno preso parte più di duemila delegati, di cui un centinaio italiani, a dimostrazione e a sostegno del ruolo fondamentale che l’impresa sociale, con la sua ricchezza, il suo pluralismo e la filosofia solidale che la contraddistingue, deve giocare un ruolo di primo piano nel futuro prossimo europeo. Lara Mastrogiovanni, imprenditrice sociale salentina della cooperativa “Work in Progress”, ha partecipato all’evento e racconta: “collaborare con più di 2000 imprenditori sociali a Strasburgo vuol dire riuscire a creare una rete di operatori sociali per interpretare l’Europa, non soltanto come finanza, moneta, banche ma, soprattutto, come opportunità di seconda chance per il cittadino, con nuove idee e azioni per liberare il potenziale finalizzato ad uno sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo. Questo deve essere il ruolo dell’impresa sociale e dobbiamo lavorare in questa direzione. Con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali abbiamo valutato le problematiche e soluzioni relativi alle cooperative sociali in Italia e si spera di definire quanto prima degli appuntamenti annuali per rafforzare la rete nazionale” Nel corso dei lavori, infatti, sono state identificate nuove idee e azioni per mettere in atto il grosso potenziale che l’imprenditorialità applicata al sociale ha con sé: il risultato è la dichiarazione di strasburgo in cui si affronta apertamente la necessità di rinnovare sia il modello economico che sociale europeo partendo proprio dalle imprese sociali, veicolo e motore di coesione sociale, di crescita sostenibile ma, soprattutto, d’innovazione, perfettamente in linea con gli obiettivi strategici dei fondi strutturali europei 2014-2020. All’interno del documento, inoltre, s’invita all’azione, intesa come momento in cui dalle parole si passa ai fatti. Come? Attraverso un’attenzione costante e impegni concreti a tutti i livelli gerarchici: l’assunzione di responsabilità del Parlamento e della Commissione Europea per l’effettivo compimento di quanto stabilito a Strasburgo; il maggiore coinvolgimento delle autorità nazionali, locali e regionali nella co-creazione di politiche a sostegno dell’impresa sociale, la promozione della cooperazione internazionale come occasione di condivisione dei saperi e del know how. I due punti, per così dire, meno scontati della dichiarazione sono quelli rivolti direttamente al mondo della finanza e della statistica: emerge, infatti, una carenza o una insufficiente presenza di strumenti finanziari pensati su misura per i nuovi attori dell’imprenditorialità sociale a cui si auspica di rimediare, così come non si può pensare una maggiore comprensione, riconoscimento e visibilità del settore sia tra i fautori delle politiche che tra la gente comune, senza adeguata ricerca e senza la raccolta di dati statistici nazionali. L’Europa è da un bel po’ che pensa all’impresa sociale, sicuramente dal 2011, anno in cui la Commissione Europea, fulcro politico strategico comunitario, lancia la Social Business Initiative con l’obiettivo di stimolare ancor di più l’innovazione sociale in atto e favorire l’incontro tra cittadini, investitori, decisori politici e imprenditori sociali. Questo, dunque, è l’orizzonte in cui la nuova Europa vuole nascere e crescere, e voi imprenditori sociali ci volete essere?
*** Social Entrepreneurs: Have Your Say! Empowering Social Entrepreneurs for Innovation, Inclusive Growth and Jobs Sign the final declaration
Press Office WIP
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